Undici gare agli Eurojunior tra batterie, semifinali e finali in singolo e staffette. Già questa, una rarità per un’atleta italiana “Neanch’io pensavo di esserne in grado – commenta a Swimbiz Rachele Ceracchi, 16 anni, sorpresa da se’ stessa - disputata la ‘mia’ gara, i 100 stile (bronzo 56”12), ho nuotato le altre in leggerezza: ogni volta che scendevo in acqua, spariva la fatica e mi miglioravo sempre”. Basta arrivare col giusto spirito “Di solito si creano i gruppetti. Stavolta, invece, ci siamo trovati bene insieme fin da subito, ci sostenevamo…non mi sono mai divertita tanto”. Anche la velocità al femminile è una rarità in Italia; non a caso, Ceracchi era in tutte le staffette femminili e miste (medaglie e 4° posti fioccavano) “Il ct Bolognani mi ha ringraziato, perché non ne avevo mai fatte tante”. Ma è lei la prima a fare ringraziamenti “Dal mio tecnico Alessandro D’Alessandro, per la preparazione, a chi ha reso possibile il mio passaggio all’Aniene, decisivo per potermi allenare in serenità: Francesco D’Arrigo” padre di Mitch D’Arrigo, Francesco si spende attivamente per genitori di giovani atleti (non solo nel nuoto) bisognosi di supporto nei rapporti con i club. E una supporter d’eccezione, Rachele Ceracchi l’ha niente meno che in Federica Pellegrini “Sono passata dai suoi poster in cameretta a nuotarci insieme. E’ disponibilissima e ha sempre una buona parola per me, nonostante io sia l’ultima arrivata – non è che Fede si riferiva a lei, quando a Swimbiz apriva a un futuro da allenatrice in caso di un talento valido da seguire? – magari! Chi non vorrebbe essere allenato da Federica Pellegrini?”.
moscarella@swimbiz.it