Il conto alla rovescia per Italia-Uruguay è agli sgoccioli. Partita fondamentale che segnerà il cammino degli Azzurri in questo Mondiale. E, tra dubbi sulla formazione e disagi climatici, ci si chiede chi potrebbe essere l'arma decisiva. "A fare la differenza sarà tutta la squadra", ha dichiarato a Swimbiz il ct dell’Italtuffi Giorgio Cagnotto, "l'Italia deve fare un corpo unico, oggi più che mai. Da tifoso torinista, mi piacerebbe vedere giocare Immobile. È molto umile e dà alla squadra – o persino la coppia granata Cerci-Immobile - sarebbe bello, ma non voglio aggiungermi ai 60 milioni di tecnici calcistici, come ha detto qualcuno. Prandelli sa fare il suo mestiere, a lui decidere chi schierare". E conclude, "Sarà dura, ma dobbiamo vincere. Questo Mondiale è per le squadre che hanno fame. Conta l'entusiasmo, quindi anche noi dobbiamo tirare fuori la grinta di cui siamo capaci". Critiche pesanti sono piovute, nei giorni scorsi, sul cosiddetto blocco Juventus “Non ha tutti i torti Prandelli: siamo più tifosi di club che della Nazionale” commenta il tecnico Paolo Penso. Vero, però, che “La difesa è fuori palla. Chiellini sballottato tra fascia e centro area, Bonucci non ha mai avuto nella copertura la sua miglior dote. E Barzagli, mi diceva il medico della Juventus Tencone, sta veramente male: ha una forte tendinite”. Sull’attacco “Mi dà fiducia vedere Immobile vicino a Balotelli. Mario mi sembra un po’ costruito mediaticamente – e poi, il distinguo tra – essere in condizione: riuscire a correre, saltare…ed essere in forma, cioè avere anche voglia, tecnica e fortuna di buttarla dentro. Balotelli, in questo momento, mi sembra in condizione, ma non in forma. Alla fine, però, penso che ce la caveremo come sempre”.
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