Lo ammetto, lo studio da sempre: il Morini comunicatore è ormai l’appuntamento fisso per ogni appassionato del nuoto, il che presuppone l’integrazione con la fantastica parte accessoria che la comunicazione amplifica, il coaching Morini. Anzi è un tutt’uno: basta un microfono, e il verbo del Moro si diffonde. Cultura del lavoro, rispetto e educazione, dialogo, esigenze varie, ma l’ultima parola spetta a lui che arriva a definirsi addirittura il dittatore della vasca.
La particolarità? E’ tutto vero, spettacolarmente vero, trasparenza assoluta perché il Moro è così, pane e salame, prosciutto e mortadella, magari innaffiato di buon vino ma sempre attovagliato e aperto al dialogo, ma con il risultato inserito e “l’asticella sempre un pelo su”. Pelo che spacca in mille analisi, ma quelle le conserva nei libretti a gomma e matita. Allora fatemi capire, nell’attesa che si aprano (non so se glielo hanno mai proposto, può essere un’ dea) i campus Morini. Un mese e mezzo (o giù di lì) d’intenso allenamento e il dolorante (di spalla) nipote vola sulle arie mattutine dei 400 al ritmo di 3’47, gioia immensa per tutti noi, e pure il Paltrinieri si risveglia dalla vacanza studio lavoro( in acqua) con il piglio del tutti con il Moro verso Tokyo. “Ci siamo mancati, vi siamo mancati, ci siete mancati“ snocciola MegaDet sulle onde del mattino, con lo spunzecchio al compagno di allenamenti Paltrinieri con l’occhio famelico a breve. Un risultato così, che vuoi di più. Tutti ordinati e risultatosi. E noi a scuola di coaching. Buon appetito a tutti, ci spieghino poi la magia di Stefano Morini.