Salone d'onore del Coni gremito, nonostante qualche assenza per influenze stagionali, alla cerimonia di consegna dei Collari d'oro e delle Palme d'oro del Coni, massime onorificenze dello sport italiano. L'apertura è affidata al Presidente del Coni e dell'Aniene, Giovanni Malagò, che ricorda l'anno speciale appena trascorso, specie grazie ai risultati degli azzurri a Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio, e aggiunge "La candidatura ritirata di Roma 2024 è una ferita aperta. Ma il futuro è dello sport, in particolare quello italiano". Tra i premiati, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Prima commosso "Ringrazio il Presidente Malagodi... Malagol...", ma poi autore di uno splendido discorso sulla capacità dello sport di superare le divisioni, concluso con una battuta "Devo ringraziare Buffon e la nazionale di calcio, perché se avessero perso la finale Mondiale, mi sarei portato dietro la fama di portare sfortuna". Primo appuntamento ufficiale per il neo Ministro dello sport, Luca Lotti, che ricorda come questo premio vada non solo agli atleti, ma anche a dirigenti, tecnici e società "Avamposto dello sport italiano". Nuoto letteralmente in prima fila, quando le telecamere inquadrano il Presidente Fin Paolo Barelli.
E si arriva alle premiazioni. Gregorio Paltrinieri assente, come il suo tecnico Stefano Morini, e a ritirare le onorificenze c'è il Direttore Tecnico dell'Italnuoto Cesare Butini (a sua volta premiato) che scherza sul palco col portiere della nazionale di calcio Gianluigi Buffon "Le mani sono importanti nel nuoto, per una buona presa". E lo stesso Buffon che, parlando dell'oro olimpico di Paltrinieri, ammette "Una di quelle occasioni che ti fanno sempre restare alzato di notte, quando hai un 'portabandiera' del genere" e auspica maggiore vicinanza tra calcio e altri sport. Sul palco anche il Presidente del Cip, Luca Pancalli, e la poliedrica campionessa Francesca Porcellato. E il nuoto paralimpico ben rappresentato dai campioni di Rio Federico Morlacchi "In quei momenti pensi a quello che c'è dietro la vittoria, i dolori più delle gioie", Francesco Bocciardo "Agli ultimi metri non ne avevo più, ma pensavo ai sacrifici fatti dalla mia famiglia, dal mio allenatore... non volevo deluderli, perché questo è un lavoro di squadra" e dai tecnici Massimiliano Tosin e Luca Puce.