Doveva essere il giorno della pallanuoto, del 96° campionato di A1 maschile e 31° femminile. Dei ct Sandro Campagna e Fabio Conti, dell’orgoglio delle nostre nazionali, di una pallanuoto mai così televisiva, del pallone da gioco tricolore, creato da Arena, unico al mondo. E’ stata, invece, la mattinata del botta e risposta a distanza Barelli-Malagò, dopo la squalifica di ieri del Presidente Coni e Aniene(leggi qui). “Vicenda personale? Volo un po’ più in alto. E certi dirigenti non si sono adeguati ai tempi che viviamo” commentava Giovanni Malagò a Sky, all’Acqua Acetosa “Non ci fa piacere ritrovarci in questa situazione, ma la Federazione non poteva sdraiarsi a terra e arrendersi dopo un attacco ingiusto” replicava Paolo Barelli, Presidente Fin, al Foro Italico. E pochi minuti fa, una battuta di Malagò “Presenterò sicuramente ricorso, ma ci fossero meno parenti a giudicare…”. A quanto riporta l’Ansa, il riferimento è a “Adriano Sansonetti, a capo della Disciplinare che ha giudicato il numero uno del Coni, cognato di Pier Salvatore Maruccio, presidente della commissione d'appello che dovrà valutare il ricorso. E a Massimo Mamprin, membro della Disciplinare e figlio di Giancarlo Mamprin, presidente del cda della Fin Plus, società di servizi della Federnuoto”.
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