Cyborg Gianluca, oltre l’acqua

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Gianluca Attanasio, nuotatore paralimpico sempre in azione. Dal sociale ai temi della vasca, perché il nuoto non ha limiti di interpretazione, e può essere un mezzo per…

Copyright foto: Swimbiz.it

Parola d’ordine entusiasmo. Entusiasmo acquatico via internet, grandi sorrisi e joie de vivre, gioia a mezzo cuffia. Dandosi agli altri, usando lo sport e la sua popolarità come mezzo, testimonianza e veicolo. Sennò che mondo sarebbe, al di là della competizione? Così dovrebbe essere, così è la filosofia dietro l’angolo dello sport praticato.  Noi qui Redazione, lui lì alla piscina di Portici bordo vasca, nella città metropolitana che si estende oltre Napoli. Parliamo via skype con Gianluca e ti accorgi che i limiti, quelli fisici, non sono nemmeno da considerare per questo nuotatore fondista di lungo corso, anni acquatici 46, e il numero è quello giusto per tutte le velocità sportive. L’acqua annulla tutto, e non esiste limite. Gianluca Attanasio, napoletano, nuotatore paralimpico S09. Quella che identifica la classe a cui appartieni quando scendi in vasca e gareggi - ma è solo una definizione da atleta - è una corsia in pieno esercizio verbale prima della lunga maratona acquatica dell’allenamento.  “Vabbè dai facciamo un po’ di rumors acquatici caro Direttò” mi fulmina subito così perché andando al sodo delle questioni noi lo avevamo cercato  per via del suo impegno contro il Cyber bullismo, quell’emergenza giovanile che riguarda internet, quella violenza comunicativa che si scatena senza controllo attraverso la rete. Che bello, insieme all’olimpionico Pino Maddaloni c’è Gianluca e c’è la campionessa di nuoto paralimpico Immacolata Cerasuolo, a parlare di un argomento di attualità devastante tra i giovani delle scuole. Lo sport e i suoi protagonisti forse spiegano meglio, sono più di feeling con i giovanissimi. “Andiamo per le scuole a parlare di un problema vero, importante, diamo il nostro contributo”. Bravo, bravi, e mentre scatta l’occhialino di ordinanza in direzione allenamento, eccolo il rumor acquatico “ma lo sai che il fondo paralimpico c’è solo agli europei e ai mondiali e non alle Paralimpiadi? Non si capisce sinceramente ‘sta cosa assurda che limita un sacco di atleti come me”. Cyborg Gianluca - due operazioni all’anca, un lungo periodo di sofferenza post operatoria - scatta come sul blocco di partenza. La questione è chiara se il nuoto è uno solo, perché non esiste il fondo paralimpico di una cinque chilometri? “Ti tengo aggiornato, Direttò, andremo a fondo” come a dire che non ci stupiremmo che sull’onda a trecentosessanta di questo incredibile atleta, uscisse anche una sua candidatura alla prossima presidenza Finp.
 
zicche@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram