“Era una giornata serena, 18°, ma l’acqua era gelida, 13°” scrive sul bestswim.com Alex Pussieldi, allenatore brasiliano di nuoto e opinionista per SportTv. Ha voluto ricordare il 120° anniversario del nuoto olimpico, che cade oggi, e omaggiare quei pionieri. Era il 1896, le prime Olimpiadi della storia moderna ad Atene. Grecia, Austria, Ungheria e Stati Uniti le nazioni che schierarono nuotatori. Un solo americano, Gardner Boyd Williams. Pare che (storia e dicerie di quei giorni tendono a mescolarsi) si ritirò protestando per l’acqua gelida: gli organizzatori non avevano voluto costruire un impianto ad hoc e si gareggiò in mare, alla baia di Zea. In programma 100 (senza bronzo), 500, 1200 stile libero e la curiosa 100 stile riservata ai marinai. Il primo campione olimpico nella storia del nuoto fu l’ungherese Alfréd Hajós, oro nei 100 stile ‘normali’ – vinse anche i 1200 - e più veloce di quasi un minuto rispetto al campione dei 100 stile per marinai, Iōannīs Malokinīs. Hajós significa proprio marinaio in ungherese, nome d’arte che scelse per la sua carriera sportiva dopo essere nato a Budapest come Arnold Guttmann. Voleva un nome ungherese, era l’epoca dell’Impero Austro-Ungarico. Diventò nuotatore i per necessità: a 13 anni aveva perso il padre, annegato nel Danubio. Andò ad Atene da diciottenne, fu il più giovane campione olimpico di quella prima edizione. In seguito divenne architetto e calciatore (fu anche Ct della nazionale).
120 anni dopo, l’Ungheria ritrova intatta quella tradizione natatoria inaugurata con Alfréd Hajós. La sua città natale, Budapest, sarà sede dei Mondiali di nuoto 2017. Gli Stati Uniti sono passati da un solo partecipante a leader del medagliare olimpico di nuoto, sia come ori sia come medaglie. Quelle quattro nazioni sono diventate quasi duecento, si sono moltiplicate le gare – non più per soli marinai - così come i protagonisti, Italiani compresi. All'epoca il nuoto attirò 20.000 curiosi in barca, ora è capace di tenere incollati davanti alla tv oltre 6 miliardi di spettatori(leggi qui). E i Giochi Olimpici si preparano per la prima volta a sbarcare in Sudamerica, a Rio de Janeiro.