Dalla Germania denunciano “Doping sistematico in Russia”

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E' incentrato soprattutto sul mondo dell'atletica, ma "Dossier doping segreto: come la Russia crea i suoi campioni" documentario del giornalista Hajo Seppelt per la tv tedesca ARD, ma quel sistema sarebbe applicato anche con nuotatori, ciclisti, triatleti, sciatori... Un sistema atto a favorire il doping tra gli atleti russi "Non puoi raggiungere i tuoi obiettivi a meno che non ti dopi" dichiarano i coniugi Julia, ottocentometrista dell'atletica, e Vitali Stepanova, suo marito che ha lavorato per l'agenzia antidoping russa. "Sentivo uomini del ministero chiedere 'Chi è stato trovato positivo?' e, se si trattava di un atleta noto o di una giovane promessa, la Rusada doveva considerarlo un errore e ignorare la positività - racconta, nel video di 60 minuti, Vitali; la moglie Julia commenta - in un training camp in Portogallo, i nostri atleti vivevano sotto falso nome, per sfuggire ai controlli antidoping dopo aver assunto sostanze proibite". Inoltre, il gruppo editoriale ARD afferma di essere in possesso di un decreto governativo del 2010, secondo il quale "Il trasporto di campioni d'urina e di sangue da parte degli ispettori stranieri dev'essere autorizzato dalle autorità e possono essere controllati alla dogana". La Wada, agenzia mondiale antidoping, afferma di aver preso visione del video e che aprirà un'indagine. Intanto, da Doha, il nazionale francese Mehdy Metella scrive su Facebook "Questo non è più sport. Complimenti alla Russia; davvero, non è sport autorizzare gli atleti a doparsi. A Kazan, preparatevi a vedere di tutto".
 
moscarella@swimbiz.it

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