Doveva esser il biglietto da visita di Budapest per le Olimpiadi del 2024, prima che un'iniziativa popolare costringesse il governo a ritirare la candidatura(leggi qui). Ma la Duna Arena (Danube Arena in inglese), autentico stadio acquatico costruito con criteri olimpici, è rimasta comunque nella memoria collettiva di tutti gli appassionati di sport, sede degli indimenticabili Mondiali di nuoto della scorsa estate e ora tappa della Fina World Cup.
Ma l'originale vocazione olimpica dell'arena ritorna, ora, con la visita di Anthony Piqueras, Direttore Tecnico del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Parigi 2024. La costruzione del nuovo stadio acquatico che ospiterà i Giochi - peraltro è già stata lanciata una petizione per intitolarlo alla compianta olimpionica Camille Muffat(leggi qui) - vede infatti nella Duna Arena il modello ideale di riferimento. In particolare, per i criteri di sostenibilità con i quali sarebbe stato progettato il ciclopico impianto - capienza massima di 20.000 spettatori circa, per un costo complessivo di quasi 200 milioni di euro(leggi qui) - e per il completamento dell'opera in tempi record.