Una finale dalla piattaforma che verrà ricordata per molto tempo quella andata in scena oggi all'Acquatic Centre. Solamente l'ultimo tuffo ha infatti assegnato la medaglia, in una delle gare più equilibrate viste nei tuffi olimpici. Tutti aspettavano la vittoria di Qiu Bo, arrivato qui con l'oro del Mondiale di Shanghai e dato come grande favorito della giornata, ma sul gradino più alto del podio arriva il tuffatore che non ti aspetti, David Boudia. Lo statunitense, per prendersi la medaglia più pregiata, ha fatto una gara perfetta, con 568,65 punti. Lo sconfitto della giornata,il cinese, deve accontentarsi dell'argento, con 566,85, 1,80 in meno di Boudia.
Ma il tifo dell'Acquatic Centre era tutto per il beniamino di casa, il giovane inglese Tom Daley, che nel 2009 si era laureato Campione del Mondo a Roma, alla giovanissima età di 15 anni. Per lui erano arrivati tifosi d'eccezione, come ad esempio David Beckam e famiglia, ma il tifo di tutta la piscina e della nazione davanti alla tv, non è bastato a Tom per ottenere l'oro, staccato di 9,90 punti dall'argento del cinese e di 11,70 dalla vittoria. Una vittoria che Tom Daley ha cercato, anche per dedicarla a suo padre, scomparso lo scorso anno, poco prima del mondiale di Shanghai, a causa di un tumore al cervello. Conquistato il bronzo però c'è spazio per la festa e "Tom the bomb" si getta in piscina con il resto della squadra inglese. Sulla medaglia di Daley c'è però un piccolo giallo. Nel primo tuffo infatti l'inglese commette un errore, ma protesta con la giuria a causa dei flash delle macchine fotografiche dei tifosi, che a suo giudizio lo hanno distratto. La giuria, inaspettatamente, decide di far ripetere il salto al giovane Daley, che migliora quanto fatto prima. Anche senza ripetere il tuffo però, Daley sarebbe comunque arrivato a medaglia, cosa questa che spegne le polemiche.
pizzi@swimbiz.it