Dagli attuali 7500 euro l’anno a 2000 appena, con applicazione retroattiva già dal 1° gennaio 2014. E’ la riduzione dei rimborsi spese per attività sportive dilettantistiche, contenuto nella bozza del Decreto Irpef (in foto Pier Carlo Padoan, Ministro dell'Economia). E’ quanto rilevato dal quotidiano ItaliaOggi, una misura che, in caso il decreto legge passi, aprirebbe scenari inquietanti sul futuro dello sport italiano, nuoto compreso, che già fa i salti mortali in un'epoca di crisi E' questa la spending review? "Mi sembra che, ancora una volta, lo sport e il dilettantismo italiano siano le 'prese scart' del governo. Cioè alla fine qualcuno deve 'soffrire' ed è più facile togliere soldi a questo settore, piuttosto che allo sport professionistico" commenta a Swimbiz Marcel Vulpis, direttore dell'agenzia Sporteconomy. "Certo, se sarà approvato, mi aspetto nelle prossime ore degli emendamenti, levate di scudi da parte dei vari Vezzali, Idem...perché, così com'è, il Decreto lascerebbe pochi margini di manovra allo sport dilettantistico, sancendo la fine di molte strutture". E il Coni come reagirà? "Credo ci sarà un confronto sereno tra il Presidente Malagò e Graziano Delrio, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri con delega allo sport, per capire che tipo di correttivi si possono attivare - tuttavia - penso che a 7500 euro non ci torneremo più".
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