Di Fabio, dalla maturità alla maturazione

Copyright foto: Swimbiz.it

Tre settimane a Ostia e una a casa, perché il distacco dalla famiglia sia graduale. E graduale è la parola d’ordine, quando si parla di Nicolangelo Di Fabio. Uno anno fa, parlando di Olimpiadi, a Swimbiz.it l’atleta dell’Esercito diceva “Sono già felice di gareggiare in quelle giovanili, perché un percorso di crescita dev’essere progressivo”. A Nanchino avrebbe poi vinto l’oro nei 200 m stile libero. Persino ora Rio 2016 è un sogno che pronuncia poco poco piano piano sottovoce. Modestia e scaramanzia a parte, il talento c’è sempre stato: ricordava di recente Claudio Rossetto che ai Mondiali Juniores di Dubai 2013 Di Fabio se la giocava con gente come James Guy e Mack Horton “Ma credo di dover ancora raggiungere la maturazione sportiva di loro e altri miei coetanei”. E' anche uno dei giovani inseriti nel progetto di Arena e Fin "Take Your Mark, Swim Your Best"(leggi qui). E la scorsa stagione si aprì bene, argento mondiale in vasca corta nella 4x200 di Doha “Quest’anno, spero di riuscire anche a chiuderlo bene”. Le condizioni ci sono “L’ambiente è perfetto: mi posso allenare in un contesto professionistico come il Centro Federale di Ostia, seguito da Stefano Morini – senza staccarsi dal suo mentore di sempre, Domenico D’Adamo – e quando puoi allenarti con campioni come Paltrinieri, poco importa se fanno distanze diverse. Ora ho la mente sgombra dagli esami di maturità, ma non voglio usarla come scusa per lo scorso anno, e potrò seguire a distanza gli studi d’ingegneria biomedica. Le condizioni sono ideali per allenarsi, di mio darò il 100%”. Come ogni duecentista, sa che agli Assoluti si troverà di fronte un cannibale come Filippo Magnini “Un punto di riferimento come lui mi stimola molto. Al collegiale di Livigno scherzavamo e ci sfidavamo. Ci eravamo messi in testa di fare un 200 forte il sabato, anche se alla fine non s’è disputato perché eravamo morti (ride)”.
 
moscarella@swimbiz.it

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