Integrazione era il tema del meeting Fratelli di Sport, ieri a Milano. Ma l’integrazione si inserisce nel tema più ampio della sostenibilità. Sociale, ma anche economica ed ecologica. E un evento sportivo sostenibile passa, come Swimbiz.it ribadisce da anni(leggi qui), dall’uso di strutture temporanee “E’ anche uno dei punti dell’Agenda 2020 del Cio” ricorda a Swimbiz Diana Bianchedi, olimpionica di scherma e componente del Comitato Scientifico Sport e Integrazione, frutto dell’intesa tra Coni e Ministero del Lavoro.
Impianti temporanei o già esistenti sarebbero stati il fulcro delle Olimpiadi di Roma 2024, per le quali Bianchedi era Coordinatrice del Comitato Organizzatore. E tuttavia, fin dal giorno dell’ufficializzazione della candidatura(leggi qui) la comunicazione puntò più a ribadire le possibilità di vittoria di Roma, che non a illustrare le caratteristiche a misura d’uomo della candidatura. Tema poi piombato al centro del dibattito, quando si palesò l’opposizione dell’amministrazione a guida 5 Stelle “Forse c’è stato un difetto di comunicazione, ma bastava guardare il dossier in maniera approfondita. Non penso sia questo il problema che ha portato alla mancata prosecuzione della candidatura, ma una decisione politica presa senza leggere il dossier. Chi non ha recepito il messaggio, non voleva recepirlo”.
In ogni caso, ormai un discorso passato “Come dite voi, quel che conta è che questa è la strada futura – fatta di strutture smontabili a fine evento – e, aggiungerei, poi rimontabili in zone che necessitavano d’impianti, persino oltre confine. Il Cio si è messo in discussione anni fa su questo tema e ha cercato di cambiare. Siamo sulla strada giusta, lo vedremo forse già a Tokyo 2020”.