Yulija Efimova e Park Tae-Hwan, incroci su una via fatta di ori pesanti, ma anche di due positività all'antidoping. La ranista russa ha concluso a febbraio 16 mesi di squalifica per la positività a un'anabolizzante e ieri ha nuotato i 100 rana più dell'anno: 1'05"89(leggi qui). Ora anche Park, oro olimpico nei 400 stile a Pechino 2008 e campione mondiale 2007 e 2011 nella stessa gara, si vede inflitti 18 mesi per una positività al testosterone che il coreano ha provato a giustificare come errore durante un'iniezione in ospedale(leggi qui). La squalifica, con relativa cancellazione di tutti i tempi e risultati, decorre dal 3 settembre 2014 al 2 marzo 2016, perciò Park, che da qualche tempo si allena negli Stati Uniti, a Charlotte, salterà i Mondiali di Kazan 2015, ma potrebbe ancora "prendere l'ultimo treno" per le Olimpiadi di Rio 2016. Come già accaduto nel recente caso del brasiliano Joao Gomes Jr(leggi qui), la Fina non ha ancora pubblicato le motivazioni della sentenza.
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