Dopo l’Uganda, sto pensando di adottare un bambino a distanza

Tredici ottobre e primo giorno di…acqua e trampolini, “dopo la sosta, è giusto ricominciare: ne avevo davvero voglia” dichiara a Swimbiz la campionessa europea Francesca Dallapè. Con il pensiero ancora rivolto all’Africa, alla sua settimana di volontariato(leggi qui) con l’associazione trentina Acav. “Sarei dovuta partire già due anni fa, poi per varie vicissitudini ho rimandato e quest’anno sono stata felicissima di andare per la prima volta”. La tuffatrice trentina si è appassionata a questo mondo grazie alla Direttrice di questo progetto, ”una mia amica, ma l’ho sempre desiderato: noi siamo molto più fortunati di loro e una mano si può sempre dare”. I progetti sono tanti, dalla sussistenza alle famiglie alla costruzione di pozzi d’acqua pulita. “Per loro è vita, la cosa più importante…anche per questo mi hanno scelto come testimonial, visto il mio buon rapporto con l’acqua”. Le giornate sono state ricche d’impegni, “viaggio non facilissimo, strade non asfaltate e diverse tappe fino al sud Sudan: abbiamo incontrato le autorità locali che sono molto riconoscenti all’associazione: sanno che stanno facendo un buon lavoro per garantir loro un futuro”. Quest’ultimo soprattutto ai più piccoli, “mi rimarranno nel cuore: con nulla, ti regalano dei sorrisi bellissimi(guarda il video)e dopo questa esperienza ho pensato di adottare anch’io un bambino a distanza”.
 
VIDEO: l'entusiasmo dei bambini per Francesca Dallapè.
 
VIDEO: anche in Uganda, Francesca Dallapè si "allena" nei salti
 
ugo@swimbiz.it

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