E’ incredibile come, nonostante la differenza d’età, a Kazan 2015 si potesse leggere l’identica emozione sui visi di Giorgio Minisini e Bill May. “Essendo la prima volta per tutti, le età si sono azzerate – racconta a Swimbiz.it Giorgio Minisini, doppio bronzo mondiale, in coppia con Manila Flamini e Mariangela Perrupato, nel duo misto di nuoto sincronizzato – per questo c’è stata competizione, ma anche sportività: i complimenti di Bill, della coppia francese… Tutti sognavamo una medaglia, ma allo stesso tempo eravamo già felici di poter vivere quello storico momento”. Il mese scorso, a Savona, il primo collegiale nazionale “La condizione è già buona. La squadra lavora in modo sempre più pulito e difficile”. E dal punto di vista personale, se non può ambire a Rio 2016 perché il misto non è ancora specialità olimpica, Minisini sa che la stagione resta cruciale “Il misto è in calendario agli Europei di Londra e ora attendiamo la conferma delle iscrizioni. Ora non dobbiamo pensare di confermarci, ma di migliorare, perché solo con obiettivi ambiziosi si raccoglie tanto – e non parla solo di medaglie e del duo italiano - ma di tutto il movimento misto che deve dimostrare di non essere già all’apice, ma solo all’inizio”. E il primo impatto, a Kazan, è stato positivo “Non se n’è parlato solo su tv, radio, giornali e social network, ma anche nel ‘mondo reale’. Per strada, a Ladispoli, ho potuto constatare che c’era molto più interesse rispetto agli scorsi anni”. E la soddisfazione più grande “E’ incontrare ragazzi che vogliono praticare questo sport. A un bambino ho chiesto: allora vuoi fare nuoto sincronizzato da grande? Mi ha risposto: no, voglio fare il campione di nuoto sincronizzato! – i più partecipi sono proprio i giovanissimi – perché la loro mente è infinitamente più aperta rispetto agli adulti”. Non seguono l’equazione: fa synchro=è gay “Basta pensare al ballo per sfatare questi stereotipi: cosa c’è di più sensuale, persino sessuale a volte, di un uomo e una donna che ballano insieme? Penso sia una questione di abitudine, le cose nuove spaventano sempre. Più le persone vedranno maschi e femmine fare synchro insieme, più capiranno cos’è davvero”.
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