Lassù sulle montagne. Ieri, a celebrare Cortina olimpica che fu, il Presidente del Coni e Aniene Giovanni Malagò, non si è fatto certo sfuggire la parte acquatica di sua competenza. Sulla questione “di squadra” del Settebello e Setterosa si è detto fiducioso nella qualifica olimpica - non ancora raggiunta e rimandata a Trieste e Gouda - anche perché i due Cittì, Sandro Campagna e Fabio Conti (oggi intervistato da Swimbiz.it) lo hanno rassicurato. Che l’acquatico mondo del nuoto sia perennemente sotto analisi e riflessione dal numero uno di Palazzo H pare scontato, anche perché se dalla corsia- ma anche dalle acque libere e dai trampolini - la Fin del presidente Paolo Barelli incassa più di un up grade, visti i risultati del quadriennio, è forse dalle porte acquatiche che ci si aspetta un’accelerazione sostanziale verso Rio. E sia il Coni, casa madre, che la Fin non possono altro che andare in parallelo negli ultimi e decisivi mesi. Lo dice la storia, lo dice il momento, lo dice lo spirito olimpico che riscalda gli animi di tutti gli italiani quando si parla di calottine. Apriti vasca, Malagò ha anche dato la data di giunta, il 27 aprile prossimo, per decidere chi sarà portabandiera, chi avrà l’onore del tricolore che apre allo sport azzurro l’Olimpiade brasiliana. Una prima indicazione è quasi certa, che sarà una donna. E se fosse Pellegrini…
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