Erika Ferraioli “L’Olimpiade? Devi viverla fuori dalla piscina”

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“Eh si è la terza Olimpiade. Io comunque sono giovane dentro”. La sprinter che afferma ciò ridendo è una (giovane) veterana delle piscine azzurre, Erika Ferraioli, pronta all’avventura di Rio. “Sono emozionata - ci racconta la campionessa romana - non come la prima volta perché per forza di cose non conosci cosa succederà, però lo sono. E in un gruppo più unito rispetto a Londra 2012.L'Olimpiade è una cosa che devi vivere fuori dalla piscina, nel Villaggio, nella città, anche se non sarà facile per motivi di sicurezza. In vasca è una gara come altre, ma fuori è ben diverso”. Per la romana la 4x100 stile è l'obiettivo principale dei Giochi: “Sì la staffetta, fatta come si deve ci può portare alla finale e poi vediamo. Ho anche qualche piccolo obiettivo nelle gare singole, ma prima pensiamo alla 4x100 che poi sarà il primo giorno (il 6 agosto). Poi vediamo nelle gare individuali...”. Tra le gare che la Ferraioli non si perderà, sicuramente quelle di velocità e del signor Michael Phelps: “Io sono di parte, sicuramente, e i 100 stile sia maschili che femminili sono imperdibili. E poi le gare di Phelps, che resta un fenomeno. Sicuramente di noi italiani, vedrò quelle con Greg e Gabriele (Paltrinieri e Detti n.d.r.). Sicuramente sarà una volta che vedrò un 1500 (ride). Tra i protagonisti, per la velocista capitolina, anche la fortissima australiana Cate Campbell e sua sorella Bronte “Le aussie sono in grande ascesa, anche se io tifo un pizzico in più per le olandesi. Forse Ranomi Kromowidjojo ha mantenuto un profilo basso . Io qualcosina ce la punterei su di lei, perché è una grande campionessa e nelle grandi gare può tirare fuori la sua classe”.

guarnieri@swimbiz.it

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