Si prepara per le sue seconde Olimpiadi della carriera Gabriele. Si allena al Centro Federale di Ostia, casa
sua da tantissimi anni e ora baciato da un sole quasi estivo. Gli ricorda Tokyo quel sole che splenderà anche
sulla capitale giapponese. Anche in senso metaforico e si spera che sia così. L’emergenza Covid sta creando
grandi difficoltà al Paese, che tra meno di 100 giorni ospiterà un evento a cinque cerchi, limitato ma pur
organizzato per donare sogni. Anche a Detti, che si allena con il cuore e con la mente, per puntare al podio.
Si porta come eredità le medaglie di Rio 2016. E due anche. Un bis storico per l’azzurro e atleta
dell’Esercito. Due bronzi, due terzi posti pieni di gioia nei 1500 e negli 800 stile libero. Tuttavia, solo
quest’ultima sarà la specialità a cui si sta dedicando con più forza, insieme ai 400 dell’oro iridato del 2017.
Le sue specialità naturali. Non li farà i 1500 metri del terzo posto divino di Rio. Lo ha detto all’Agi alcuni
giorni fa intervistato da Marco Marangoni: “Ho finito con i 1500 - ne è convinto il campione mondiale di Budapest e proprio nei 400 –
punterò ai 400 e agli 800”. Numeri ripetuti anche per chi scrive. Distanze ripetute in acqua per Detti e
sempre accompagnato dal coach Stefano Morini. Zio e nipote uniti, per la seconda edizione dei Giochi di
Gabriele.
L’Italia Team conta a oggi un esercito di quasi 300 atleti, pronti a conquistare la storia. La Nazionale di
nuoto mai come nel 2021 agguerrita e talentuosa. I Meravigliosi saranno pronti a diventarlo ancora di più a
Tokyo: “Penso al mio obiettivo olimpico, ma non lo dico”. Quel silenzio che Detti mantiene parla di sogni
sportivi che tutti i campioni hanno dentro. La culla delle Olimpiadi è là sotto nell’anima, accesa dai
muscoli degli allenamenti quotidiani: “Stiamo lavorando bene – dice il vincitore di 15 medaglie
internazionali a livello senior – gli avversari sono tutti grandi campioni, non ne ho uno in particolare”.
Probabilmente un atleta nuota contro se stesso e il campione azzurro si guarda specchiandosi in acqua,
sfidando forse l’unico avversario fortissimo che ha. Quando Detti scenderà in vasca e sotto le luci del
palazzetto al coperto di Tokyo, spalti mezzi pieni per i campioni, ma un azzurro della vasca che si sposa con
la divisa di Gabriele, il mood sarà quello di quel ‘silenzio che lui mantiene’. Lo vedranno nelle sue braccia e
nelle sue gambe i tifosi azzurri.
Ma ci sono gli Europei di mezzo. Certamente sarà l’Olimpiade l’evento dell’anno, ma il nuoto italiano volerà
a Budapest per sondare ufficialmente forza e forma fisica. Tra 6 giorni inizierà la competizione di una
edizione rigorosa, sotto il profilo dei protocolli anti Covid. Detti guarda agli Europei estivi anche (nel 2016 fu
campione mondiale nei 400 metri). Una edizione estiva a cui punterà al podio. E in gara, come per i Giochi,
si dedicherà ai 400 e agli 800 metri, per ripetere successi e medaglie in palmares: “In futuro guarderò ai 200
stile libero”. Svela la novità Gabriele ai suoi tifosi. Una tentazione affascinante che si veste di quella sfida
che un campione sente sua.
400 e 800 metri allora. Europei e Olimpiadi. Detti nuota verso la gloria.
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