Primo bronzo europeo in carriera per Rachele Bruni nella 10 km di fondo e 15esima medaglia agli Europei. La otto volte campionessa continentale delle acque libere si porta a casa la medaglia numero 8 (cifra che torna e che porta fortuna evidentemente) della rassegna di Budapest. Una Italia sempre più vincente nel medagliere generale. Una grande prova dalla vicecampionessa olimpica di Rio 2016, nella specialità di questa mattina.
Un alloro conquistato con coraggio nel Lupa Lake che tra poche ore ospiterà la maschile con Gregorio Paltrinieri a caccia del secondo oro. La Bruni gigante e storica atleta, che esordiva 15 anni fa come racconta proprio a Budapest, in una mezzofondo azzurra che sempre ha aggiunto medaglie in bacheca per l’Italia Team del mare, ha toccato la piastra finale dopo 1h59'15"1, con 4 decimi di vantaggio sulla spagnola Paula Ruiz Bravo, quarta. E’ stata una lotta per lei e lo sottolinea con parole piene di emozione e soddisfazione per il risultato ennesimo raggiunto in campo internazionale: “Immaginavo che van Rouwendaal provasse a sganciarsi per prima. Ho provato a seguirla, ma la spagnola mi ha combattuto molto, tenuto schiacciata e impedito di andare in progressione come avrei voluto. All'imbuto sono arrivata stanchissima, ho capito che le prime due posizioni erano irrecuperabili. Il terzo posto lo volevo fortemente. Sono contenta che il lavoro stia andando sulla giusta rotta, a Tokyo voglio puntare al massimo”.
Una 10 km olimpica per lei, che guarda alla 10 km di Tokyo. E’ pronta a prendersi il secondo alloro a cinque cerchi Rachele e dichiara: “Quindici anni fa esordivo a Budapest, seppur al lago Balaton. Ero una giovane sbarazzina con tanta voglia di divertirmi e vincere.. ripercorrere tutto quello che ho fatto, mi trasmette i brividi. Poi sono cresciuta, ci sono stati tanti cambiamenti e sono contenta di quello che sono diventata". Le sue parole dal sito della Federnuoto sono molto significative.
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