E’ come un cronografo svizzero, Federica: il tempo passa inevitabile e lei non perde un colpo. Precisa, puntuale, meticolosa, la Pellegrini preziosa e unica del nuoto italiano sembra più professionista che mai a chi la vede in vasca tutti i giorni a Verona, e la descrive così su e giù, a partire dal riscaldamento e dallo stretching. Una Fede che al solito non lascia nulla al caso. Determinata, seria, concentrata sull’obiettivo, guru e mantra di se’ stessa Federica Pellegrini: come se si ripetesse tutti i giorni la litania dell’atleta perfetto e completo che è in lei, guida all’equilibrio acquatico che non cambia bracciata dopo bracciata, chilometro dopo chilometro, scatto dopo scatto, recupero dopo recupero: motivazione… obiettivo… devozione al lavoro. Ecco, è così la prossima Federica in vista del mondiale in vasca corta canadese, il ritorno della Fede dalla prossima settimana. Chi se non Pellegrini, che dal podio sfiorato per un nulla all’Olimpiade sale sul blocco di un mundial corto. Sarà corto, ma non di spiccata voglia agonistica. Nel palmares della nostra più grande nella corta mondiale manca l’unico oro da duecento metri - ma fu argento a Shangai nel 2006 - come a dire che l’opera non è ancora conclusa…