“Ho preso sonno con difficoltà”. E il carico della tensione post capolavoro non scalfisce, in apparenza, il suo sorriso. Ancora pieno di quelle immagini che sono già la storia dell’arrivo sulla piastra con una mano che tocca l’oro capolavoro. Unico, con una medaglia che nemmeno sotto il cuscino riesce a placare quell’immenso acquatico di ieri. Sempre lei la Divina, Pellegrini che non riesce a non essere normale nella sua immensità sportiva. Puntuale come lo è dalla prima bracciata, si presenta al via dei 100 stile libero, distanza che ci consegnerà più avanti la Federica Pellegrini del futuro. Chiude ottava in 54”26 (15° tempo totale), ma la nuova era del mito Divino deve riposare per questa serata ungherese. Il giorno dopo non riesce nemmeno a scalfire l’immenso del giorno prima...