"Fede raccontata da" è la social-rubrica che da qualche tempo accompagna gli account di Federica Pellegrini. Si tratta di estratti di articoli che raccontano la sua memorabile carriera acquatica e, oggi, è toccato a un editoriale del Direttore di Swimbiz.it Christian Zicche e del suo ricordo di Budapest 2017. Il Mondiale che riportò la Divina, termine coniato dallo stesso Zicche tanti anni fa, sul trono dei 200 m stile libero. L'unica, dal 2012, ad aver mai battuto in gara l'americana Katie Ledecky:
"quella volta che a Budapest correva l’estate acquatica del Mondiale 2017 e per la prima volta ho capito in profondità l’essenza di un termine che avevo coniato tanti anni prima. La Divina, calzante su di Lei come la guaina di un costume perfetto che aderisce come una seconda pelle, di un voluttuoso magnifico pesce che si trasforma in famelico squalo quando sente il profumo del tocco d’arrivo. Federica Pellegrini, mirabile crescendo di una mai scontata bracciata d’oro. Parte dalle qualifiche, quattro lunghe vasche che per me sono sempre sinfonia acquatica. La favorita, le favorite, sono altre. Ma Lei alza lo spartito, è un film che rivedo sempre a occhi chiusi nella mia memoria di cronista dell’acqua, braccia che mulinano come a dirigere una ouverture che si appresta al trionfo. Poi, la finale. Un urlo a venti metri dalla fine, il mio della tribuna dei giornalisti, lassù. Ho perso la voce. E’ oro, e io a stringere le mani dei colleghi. Orgoglioso del mio essere italiano e di avere Lei, la Divina Federica Pellegrini..."
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La redazione di Swimbiz.it ringrazia Federica per aver condiviso un ricordo così coinvolgente. Tappa di un viaggio straordinario, ben lontano dall'essere concluso.
la Redazione