Due campioni del mondo, due capitani. Federica Pellegrini e Francesco Totti, vite parallele che nello stesso anno hanno preso direttrici diverse. Lei continua, lui ieri allo Stadio Olimpico ha salutato i tifosi e la maglia con cui ha percorso la sua intera carriera. Legati dall'amore per una città, Roma. Che abbracciò il capitano giallorosso da bambino, senza mai lasciarlo. Che alla fuoriclasse delle piscine ha regalato una seconda casa, all'Aniene - ieri c'era anche il Presidente Onorario Giovanni Malagò allo stadio, in lacrime - e l'emozione indelebile dei Mondiali 2009. "Francesco Totti è un esempio per tutti gli sportivi, un giocatore che ha dato tanto alla sua squadra e all'intero mondo del calcio e dello sport" le parole della Divina, riportate dall'Ansa, che rifiuta di credere di poter vedere il collega sportivo proseguire la sua strada in una squadra estera.
Totti che sfidò Zeman a fare tre vasche sott'acqua; il Boemo eseguì e commentò "Ci vediamo sui gradoni". Totti che da bambino iniziò dal nuoto. Anzi dalla Lazio nuoto. Lui Pupone che indossò la cuffia della Pupona, Alessia Filippi, e la pose sul capo dei figli. Anche lei romana de Roma, tifosissima dei colori giallorossi, che a Swimbiz.it difese così il capitano(leggi qui) "Non deve dimostrare niente". E nella Capitale riuscì persino a festeggiare l'oro mondiale.
Personaggi, campioni andati oltre i rispettivi sport. Fanno parte del quotidiano di chiunque, anche i non appassionati, persino chi non li ama. Accompagnano una generazione, crescono con essa. Quando smettono, chi ha vissuto quegli anni sente che una parte della sua vita è ormai alle spalle. E che un nuovo capitolo comincia.