C’ è solo un capitano, vecchio e mai usurato slogan di curva. Al di là del tifo ultras anche da vasca, il concetto pare chiaro: il capitano è lui, Filippo Magnini di lungo corso, leone della corsia a briglia sciolta, barbuto condottiero da attacco ai centesimi che alla veneranda delle trentaquattro primavere valgono macigni di esperienza. E quando il gioco in quattro si fa duro per duecento metri, Magno il duro inizia a nuotare. E’ la carta sicurezza in cuffia e costume, uno che ti sprona e si sprona ai suoi limiti, e che si appoggia alla corsia sfinito e contento dopo l’arrivo. Se la quattro per duecento, e lo diciamo , lo dicono e l’hanno detto, è il valore acquatico intrinseco di una nazione, nello stesso tempo questa 4Per rappresenta il gruppo , lo spogliatoio, la motivazione ma soprattutto rappresenta la leadership e il carisma di un Capitano. Capitano che dà la carica e l’esempio, sempre e comunque. C’è una qualifica olimpica da agguantare in finale, ora con Filippo e le corsie a briglie sciolte siamo ancor più in vasca. Forza ragazzi.