Sfuma il bronzo europeo, che avrebbe parzialmente rimpiazzato la delusione per la semifinale persa due giorni fa, con svista arbitrale, contro i padroni di casa della Spagna. Alla Picornell di Barcellona, per il Settebello inizio subito in salita nella 'classica' con la Croazia: 4-0 al primo quarto, non bastano due pali per gridare alla malasorte. Nicholas Presciutti dà la scossa, finalizzando un’ottima azione azzurra, mentre fa tutto da solo – finta e tiro dalla distanza – Capitan Pietro Figlioli. Non è giornata per le difese, i croati bucano ancora due volte la difesa tricolore, ma subito replica dall’angolo Vincenzo Renzuto Iodice. L’Italia oggi non è il muro visto per tutto l’Europeo, ruotare in porta Del Lungo con Nicosia non basta e il numero 13 nulla può sulla controfuga del 7-3. Il Ct Sandro Campagna chiama un furibondo time-out e sprona i suoi a crederci e la squadra si riporta a due lunghezze di svantaggio all'intervallo lungo con Valentino Gallo e Guillermo Molina Rios.
Ma la palombella di Fatovic, implacabilmente a rete, pare una metafora dell’impotenza della difesa azzurra, non basta Francesco Di Fulvio a frenare l'emorragia e la nazionale a scacchi è avanti 9-6 con un quarto da giocare. Non basta una doppia espulsione croata a risvegliare gli azzurri: la conclusione ravvicinata di Michael Bodegas si stampa sulla traversa, sotto lo sguardo di Ratko Rudic, grande ex di entrambe le panchine, assiso sugli spalti. Di Fulvio e Gallo attenuano il colpo, il finale è 10-8 Croazia. per il Settebello di Campagna un Europeo brillante, sino all'epilogo con la Spagna, ma con la coda finale di stasera a dare spunti sui quali lavorare e migliorare.