Potrebbe dividere gli ultimi tre anni in frazioni, come quelle che nuota in staffetta veloce. William Meynard, ventinovenne nazionale francese, oro mondiale con la 4x100 stile a Barcellona 2013, l'anno dopo visse un episodio quasi antesignano del 'caso Lochte'. Nel corso dei Mondiali di calcio del 2014 in Brasile, fu arrestato dalla polizia per possesso di marijuana e tentativo di corruzione degli agenti. Proseguì il suo anno sabbatico dal nuoto, lontano dai riflettori, aprendo un bar a Marsiglia. Dove diede a L'Equipe la sua versione di quanto accaduto a Rio "Stavo parlando con due ragazzi, lì è più facile conoscere gente per strada, e uno fumava un ‘joint’. Si sono avvicinati dei poliziotti, che si sono subito interessati a me in quanto unico ‘gringo’. Mi hanno frugato nella borsa e ho chiesto ‘Che c’è? volete dei soldi?’. Una notte in cella e il giorno dopo c’era un giornalista di Tv Globo ad aspettarmi". Quali che siano i fatti, la pausa dalle competizioni gli giovò e due anni più tardi tornò a Rio, stavolta per gareggiare alle Olimpiadi con la sua amata 4x100 stile libero. La Francia perse la sua imbattibilità, con un Phelps inarrestabile che guidò gli Stati Uniti alla vittoria, ma per Meynard e i suoi compagni fu comunque argento.
Ora, una nuova 'frazione' nella vita di William Meynard. Ammette a L'Equipe che qualcosa non andava più, tra lui e il Cercle de Nageurs de Marseille - squadra fulcro della nazionale francese - e rivela"Ho voluto prendermi un nuovo rischio. Sono Direttore Tecnico di un club a Osimo, a sud di Riccione". L'Asd Team Osimo Nuoto, nella città in provincia di Ancona, dove il transalpino si occupa dell'organizzazione e dei giovani del club. Formalmente non si è ancora ritirato, farà ancora qualche gara "Per non fermarmi di colpo". Ma ammette che la sua carriera di nuotatore, vissuta a frazioni, si è ormai conclusa.