Settimana scorsa, il Bundestag di Berlino era in subbuglio per la proposta di legge, presentata dal Ministro dell’Interno Thomas de Maizière e dal Ministro della Giustizia, Heiko Maas, per inasprire le pene contro chi assuma – esclusi dilettanti e amatori; la pena si applicherebbe ai 7000 atleti top iscritti al programma antidoping della Nada (agenzia antidoping tedesca), in quanto unici a ricavare un beneficio economico rilevante dalle prestazioni sportive - o favorisca l’uso di sostanze dopanti: fino a tre anni di carcere. Che la legge sia o no approvata, per una volta pare che i tedeschi siano arrivati dopo di noi “Alla legge 14 dicembre 2000, n. 376 si può leggere all’articolo 9: salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e con la multa da lire 5 milioni a lire 100 milioni chiunque procura ad altri, somministra, assume o favorisce comunque l’utilizzo di farmaci o di sostanze […] al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti, ovvero siano diretti a modificare i risultati dei controlli sull’uso di tali farmaci o sostanze – commenta a Swimbiz Pietro Antonio Sirena, Presidente della IV sezione penale alla Corte Suprema di Cassazione – e da quel ‘assume’, si capisce come la pena si applichi anche all’atleta stesso”. Norma per certi versi sorprendente “Mi chiedo se sia mai finita in Corte Costituzionale, perché sembrerebbe esserci disparità di trattamento tra chi assuma doping e chi droghe di altro tipo”. E la severità della legge potrebbe essere solo apparente “Non ricordo molti casi in cui sia stata applicazione questa sanzione. E se la pena massima è di tre anni, immagino che in media si arrivi a un mese con la condizionale – senza contare i casi in cui l’atleta dichiari e/o giustifichi l’uso della sostanza per condizioni patologiche – per me è molto più efficace squalificare dalle gare, ma squalificare davvero: persino a vita”. Lo stesso Sirena è appassionato di sport “Ma quello più puro, povero di soldi. A luglio andrò in pensione per sopraggiunti limiti d’età e festeggerò i miei 75 anni con un’altra traversata dello Stretto di Messina. Faccio anche gare master, ma ormai a quest'età i punti arrivano per selezione naturale – e grande fan di Federica Pellegrini(in foto con lei) – che vinca o no le Olimpiadi, resta sempre una bella donna”.
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