Giovanni Malagò è stato il presidente di Federica Pellegrini, prima che diventasse il numero uno del Coni. All’Aniene l’ha accolta 15 anni fa e l’ha fatta crescere come campionessa. L’ha protetta nei momenti difficili e l’ha cullata. Poi da Presidente dello sport italiano, ha proseguito a seguirla, insieme agli altri grandissimi azzurri e non solo del nuoto.
E’ il suo primo tifo per certi versi e sugli spalti del palazzetto dello sport di Riccione, c’è anche lui, insieme al direttore generale dell’Aniene Gianni Nagni. E oggi c’è anche lui ad onorarla, per l’addio alla carriera: “Evidente che non potevo non esserci – dice ai microfoni di Raisport - complimenti alla Federnuoto per gli inviti eccezionali di grandi avversarie. Hanno aderito nonostante il Covid, è un valore simbolico eccezionale.
“Da dirigente sportivo c’è gratitudine. Non c’è aggettivo che può attestare ciò che lo sport italiano le riconosce, questo si unisce alla componente affettiva e umana. E’ un tutt’uno. Non è un momento triste – prosegue Malagò - ma è il riconoscimento della sua grandezza. E’ il valore aggiunto, la più grande eredità, ha fatto crescere tutti”.
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