Era nell'aria da qualche tempo ed ecco che nella serata di ieri arriva alle redazioni di tutti i quotidiani che si occupano di nuoto e dintorni la email della FINA che comunica testualmente che il FINA ETHICS HEARING PANEL ha deciso che " sospende Paolo Barelli per due anni" con allegata la documentazione che confuta a parere del Collegio Etico la squalifica del Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli e che riassume così :
"Dopo aver precedentemente inflitto una sospensione provvisoria, il Collegio Etico indipendente della FINA ha sospeso oggi Paolo Barelli per un periodo di due anni. Il pannello etico della FINA ha indagato su molteplici deferimenti di presunte illeciti provenienti da casi separati contro il sig. Barelli, presidente della Federazione italiana di nuoto (FIN), ex membro dell'Ufficio di presidenza della FINA ed ex presidente della Ligue Européenne de Natation (LEN). Le accuse di illeciti oggetto di indagine da parte del Gruppo Etico FINA contro il Sig. Barelli includevano molteplici violazioni delle regole della Costituzione FINA e del Codice Etico FINA derivanti da: la sottoscrizione unilaterale di un addendum ad un contratto tra LEN e FIN, che avvantaggerebbe quest'ultima tra 500.000 e 1.500.000 euro - la pretesa di spese per complessivi € 495.587,22 da parte del Comitato Olimpico Italiano, per conto della FIN, nonostante queste siano già state pagate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano. Ciò è stato ritenuto dalla camera d'appello della Corte dei Conti italiana per aver cagionato un danno patrimoniale. A seguito di audizioni e di un'ampia considerazione delle accuse, il Panel Etico della FINA ha deciso all'unanimità di imporre sanzioni che vietano al Sig. Barelli di prendere parte ad attività legate all'acqua sotto gli auspici della FINA o dei suoi membri. Il sig. Barelli è stato interdetto per un periodo di due anni a partire dal 14 settembre 2022, data della sospensione provvisoria precedentemente irrogata."
Non si fa attendere ovviamente la risposta del diretto interessato che alla Adnkronos dichiara:
"Ricorrerò alla Corte Arbitrale dello Sport e vincerò perché mi oppongo ad una sentenza ovviamente non definitiva, priva di fondamento, assurda, infamante e con evidenti ripercussioni sulla mia attività negli ambiti sportivo e politico e di conseguenza sull'intero movimento. Nego ogni addebito" - continua Paolo Barelli - " Tutto nasce dalle accuse mosse dal Coni alla Federazione Italiana Nuoto, di cui sono presidente, nel gennaio 2014 con oggetto i rimborsi per lavori agli impianti natatori del Foro Italico. I procedimenti attivati dal Coni in sede penale sono stati pienamente e definitivamente archiviati nel 2016 perché non sono stati ravvisati reati e perché, come scritto dal giudice, é stata svolta una corretta attività amministrativa da parte della federazione. Dopo l'ulteriore esposto alla Corte dei Conti da parte del Coni (Servizi), la medesima Corte ha proceduto all'archiviazione in primo grado a cui è seguito un ulteriore ricorso che ha prodotto una sentenza in appello che imputa a entrambe le parti il pagamento all'erario di spettanze, sia a carico della Federazione Italiana Nuoto per tramite del suo presidente, sia della Coni Servizi. Ritenuta inappropriata la decisione in appello, è stata presentata fin dal mese di agosto la richiesta di revocazione alla medesima Corte che ha già portato il 18 ottobre scorso alla sospensione della sentenza di secondo grado, privandone gli effetti".
Un fiume in piena il Presidente Barelli che aggiunge " In relazione al contratto e alla successiva integrazione (addendum) sottoscritto dalla Lega Europea e dalla Federazione Italiana Nuoto per l'organizzazione dei campionati europei in un periodo di pandemia, il neo presidente della Lega Europea di Nuoto Antonio José Silva ha riconosciuto la piena validità dell'accordo pertanto non vi è alcun motivo di conflitto tra le parti. Peraltro il presidente Silva ci ha inviato una nota formale con cui si congratula per l'eccellente organizzazione dell'evento da parte della Federazione Italiana Nuoto. L'Ethics Panel, che non ha l'indipendenza di un tribunale, sembra non avere neanche conoscenza degli argomenti su cui si è espresso. A questo punto mi aspetto che anche il Coni - evidente parte in causa di questa vicenda - si schieri chiaramente a difesa di un dirigente e una federazione che hanno portato risultati di gestione e sportivi a tutti noti e che stanno subendo un chiaro ed inaccettabile attacco"
E conclude drastico "Chiedo agli organismi preposti di assicurare la piena autonomia della Federazione Italiana Nuoto mentre il Cas (e tutti gli altri organismi a cui mi rivolgerò) esaminerà il mio ricorso e cancellerà certamente questa assurda decisione della Federazione Mondiale che si basa su denunce millantate che perseguono chiari scopi politici e personali".
Si attendono ulteriori sviluppi e la nostra redazione sarà ovviamente pronta a darne evidenza.
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