L’unghia curatissima, e quel leone sulla schiena che non vede l’ora di ruggire: Margherita Panziera si sente svuotata e stanca, e non riesce a qualificarsi nella gara che dovrebbe essere a lei più congeniale, i duecento dorso. Atleta dotata di un potenziale incredibile non riesce da tempo ad accendere la luce della sua classe: alla fine chiude in 2”08”63, con il tempo limite in 2’08”30.Cisarà tempo per riaggiustare la corsia, e ritrovare la vera Panzi.
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