Ha dato tutto Paltrinieri. Nonostante Romanchuk velocissimo davanti, che scorreva nelle 30 vasche europee dei 1500 stile vincendo poi l’oro, Re Greg non ha mai mollato di una bracciata e gambata in una finale stanca, ma determinata. Voleva il primo posto sognato e puntato il campione olimpico in carica, ma alla fine è stato l’argento la medaglia vinta. Un bel secondo posto per il tre volte campione continentale del nuoto di fondo, a Budapest. Una prova importante per le Olimpiadi che dona stimoli preziosi, per salire di un gradino più su nei 1500 e confermare il titolo a cinque cerchi di Rio 2016: “Durissima. Il 14:42.91 non me lo immaginavo, dopo la stanchezza di questa settimana – ha dichiarato Paltrinieri ai microfoni di Raisport - dovevo dare uno scossone rispetto alle batterie di qualifica. Sono contento di come sia andata e sono soddisfatto dell’argento”.
Accanto a Greg e sotto di un gradino ecco Domenico Acerenza, con il tempo di 14'54''36. Il campione europeo di fondo nella staffetta mista, dedito al suo sport, conquista la medaglia che non si aspettava. Neanche lui immaginava infatti il bronzo vinto, ma è stato veloce, tenace in vasca. Mentre Paltrinieri e Romanchuk tessevano la loro gara in solitaria, Mimmo faceva la sua. E la sua ha dato il responso più bello: prima medaglia europea in vasca: “Abbiamo lavorato tanto, sono molto soddisfatto. Inaspettata la medaglia. Sapevo che alla fine bisognava spingere per battere Joly. Ho spinto al massimo e mi sono detto che c’ero e che dovevo salire sul podio. Sono felicissimo del percorso fatto. Ringrazio Fabrizio Antonelli che ha creduto in me. Saluto Alessio Spadaro, amico e mental coach”.
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