Tra schiamazzi, caos al vivavoce e accenti contrastanti, eccolo finalmente. Simone Sabbioni, protagonista indiscusso nella quarta giornata dei Criteria di Riccione, ha vinto i 50 dorso cadetti (23"58), stabilendo anche il suo record personale in vasca corta(leggi qui). “Risultato inaspettato", dichiara a Swimbiz il romagnolo “la preparazione è mirata agli Assoluti Primaverili, ma sono contento, il fisico risponde bene”. I giovanili sono gare di passaggio”, spiega, “stanno andando bene, spero di ripetermi nei 100”. Quello passato è stato per Sabbioni un anno di transizione dal nuoto giovanile a quello assoluto “sto cercando d'inserirmi bene, senza subire troppo mentalmente”. Che consigli dai ai più giovani? “Bisogna avere costanza, sacrificando tutto quello che è inutile, ad eccezione di amicizia e scuola”. Proprio lo studio è un tema caro al papà di Simone, che gli ha sempre raccomandato di non abbandonare mai la scuola per il nuoto. Per il resto “non mi ha mai ostacolato, anche perché essendo stato insegnante di ginnastica, ama lo sport”. Sempre in famiglia “mi sento fortunato, spesso vedo genitori fissati; i miei, invece, non mi stanno addosso”, spiega il giovane, “la cosa più importante per me è il loro appoggio. So che ci sono indipendentemente dalla loro presenza sul bordo vasca”. Prossime ambizioni? “Il sogno adesso sarebbe guadagnarsi la convocazione per Kazan”, confida Simone. E un podio? “Una finale sarebbe stupenda, ma sarebbe un traguardo bellissimo già andarci”, rallenta il dorsista. Alle Olimpiadi giovanili, l'atleta dell'Esercito ha già reso onore alla patria(leggi qui), si ripeterà in quella dei grandi? “Sventolare il tricolore ai Giochi credo sia il desiderio di ogni atleta, il mio sicuramente”.
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