Che sagoma quel giornalista della televisione giapponese che al collegamento imita la bracciata dei beniamini del Sol Levante. Sarà che il tifo è tifo, anche a noi scatta il tam tam del ritmo acquatico. Questione di decibel anche in piscina, e alla Danubio Arena di Budapest i quasi ventimila si fanno sentire, eccome, in questo stadio del nuoto che tutto amplifica, anche a pelo d’acqua. Chissà se sentiranno il frastuono sotto la cuffia, in acqua, il duo GG, al secolo i mate della bracciata selvaggia, Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti. Ottocento metri che sembrano lunghi, ma poi sono maledettamente veloci come un colpo di cannone a media distanza. Sentiamo profumo di battaglia e, permetteteci, ci aspettiamo un mercoledì da leoni, in barba al solito conformismo del non parlare prima della prima. Mercoledì (pomeriggio) da leoni anche per Federica Pellegrini, imbrigliata al solito nella corrida di 200 metri a stile libero. Tocca inseguire e insidiare, e spremere tutte le energie accumulate in questi mesi, con quel tocco finale di montagna che ci dirà ancora quanto gas è disponibile. Operazione difficile, ma non impossibile. Forza azzurri.