La gioventù la sorpresa, il Nord America che tiene dietro le sorelle terribili d'Australia. Scegliete voi il tema principale, ma la vasca dice Penny Oleksiak e Simone Manuel Oro ex aequo nella finale olimpica dei 100 stile libero. Record Olimpico in 52"70, entrambe che ci mettono qualche secondo a realizzare cos'abbiano appena fatto. Penny simbolo di un Canada in rosa giovane e veloce, proiettato verso Tokyo 2020, passando quest'inverno da un Mondiale in vasca corta in casa, a Windsor, già pronto con mesi d'anticipo(leggi qui). Simone Manuel volto nuovo della velocità statunitense, insegna al suo Paese che lo stereotipo - purtroppo ancora diffuso - sulle presunte difficoltà dei neri nel nuoto sia solo ciarlataneria. Un'occasione, piuttosto, per incrementare la pratica natatoria tra le minoranze degli Stati Uniti, tra le quali le morti da annegamento raggiungono ancora oggi cifre preoccupanti.
Bronzo a una Sarah Sjostrom (52"99) che sta vivendo un'Olimpiade magica. L'altra faccia della medaglia sono le due sorelle Campbell, Cate e Bronte, più di una speranza di doppia medaglia per l'Australia che terminano rispettivamente quarta (53"04) e sesta (53"24). Un mondo costruito in quattro anni che si è ribaltato in soli 100 m. Come il giorno e la notte.