E’ il punto d’incontro tra due mondi, nuoto pinnato e apnea. E’ l’apnea speed, 100 m in vasca a tutta velocità con la monopinna, senza mai respirare “Solo così puoi sperare di vincere. Un solo respiro può costar caro - spiega a Swimbiz.it Stefano Konjedic, nazionale azzurro della Fipsas – E' una gara spettacolare. Lo sarebbe ancor più con la partenza dal blocco, ma poi diventerebbe più complicato riuscire a fare le due vasche senza prender fiato”. Ma l’influenza del pinnato su questa specialità è preponderante “L’apnea solitamente si basa più sul rilassamento, ma qui alleni forza e velocità”.
Konjedic non ha ancora vent’anni, ma pochi giorni fa a Cagliari ha vinto l’Oro europeo, con tanto di Record Mondiale in 31”710(leggi qui). Vuole proseguire gli studi, restando in ambito sportivo. Si allena all’Euro Team tra Torino, Trecate e Carignano, seguito dai tecnici Andrea Mangherini e Alberto Milan. Cognome di origine slovena, la nonna da Gorizia si trasferì a Torino per lavoro “Sta tornando un polo acquatico importante, anche nel nuoto pinnato – gli agonisti si allenano a fianco di nuotatori puri e apneisti al Palanuoto - o con i pallanotisti a Trecate”. Per lui ora, obiettivo puntato sugli Europei di nuoto pinnato in Polonia, partenza il 2 luglio e conclusione il 9 “L’obiettivo minimo è sempre la convocazione e quindi far bene in gara”. Poi, come dimostrato in Sardegna, tutto è possibile.