A volte partecipare a ben quattro Giochi Olimpici non basta a entrare nel cuore dei tifosi, pur con quattro ori, due argenti e due bronzi all’attivo; è il caso di Jason Lezak. A volte, uno sprint in una singola gara è sufficiente a entrare per sempre nella storia del nuoto; è, ancora una volta, il caso di Jason Lezak. Nel 2008, a Pechino, regalò al mondo quello che è considerato uno dei tre momenti più memorabili di questo sport: rimontò uno svantaggio apparentemente insormontabile su Alain Bernard e andò a toccare per primo nella staffetta 4X100 stile libero.
Testa a testa Lezak-Bernard nello sprint finale della 4X100 stile a Pechino 2008
A 37 anni e dopo essere stato il nuotatore più anziano di Usa Swimming nelle due ultime Olimpiadi, il californiano ha deciso di aver fatto abbastanza per il suo Paese “Non importavano i miei risultati individuali ai Mondiali o alle Olimpiadi. Volevo sempre dare il meglio di me per la squadra e per gli Stati Uniti”. Aveva un amore profondo per la sua nazione natale e per la sua origine ebraica: nel 2009 rinunciò ai Mondiali per rappresentare gli Stati Uniti alle Maccabiadi, olimpiadi per atleti ebrei, dove vinse un oro nei 100 stile. Non ha mai avuto paura di prendere decisioni del genere, dimostrandosi sempre un leader; ora, mettera tutta la sua esperienza e il suo carisma al servizio dei futuri campioni acquatici.
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