Sarebbe ancora l’attuale campione australiano 50 stile libero, fatto già sorprendente se ti ritrovi in casa un certo James Magnussen. Ma a 28 anni, dopo tre partecipazioni olimpiche (due argenti e un bronzo) e due mondiali (due ori e un bronzo), Eamon Sullivan si arrende all’ennesimo infortunio: stavolta alla spalla, e non può non venire in mente Thorpe. Dopo i Giochi di Londra, Sullivan fu linciato dai media australiani, insieme ai compagni della staffetta 4X100, per aver utilizzato in ritiro lo Stilnox, farmaco proibito. Ora, però, il Paese sembra averlo perdonato; il vecchio compagno di team Michael Klim dichiara all’Australian Associated Press “E’ stato un piacere assoluto potermi allenare con lui – per il CEO di Swimming Australia, Mark Anderson – è stato tra i più forti al mondo, esattamente quel che vogliamo tornare a essere entro il 2020”. E Sullivan ‘ricambia’, dando la sua benedizione ai giovani Aussies che gareggeranno a breve ai Giochi del Commonwealth “Sono entusiasta della direzione tecnica degli allenatori Jacco Verhaeren e Michael Scott”.
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