“Non mi aspettavo di entrare in finale 400 stile, fa ben sperare per domani” raccontava ieri ai media australiani, raggiante, Grant Hackett. Il vero obiettivo, ai campionati nazionali di Adelaide, erano i 200 m stile libero. L’anno scorso stupì tutti finendo tra i primi cinque, conquistandosi così il diritto di rappresentare la staffetta 4x200 stile libero. E tornare, a 35 anni e al ritorno da un ritiro agonistico, a un Mondiale di nuoto orfano del tri olimpionico da Melbourne 2007. Vinse anche una medaglia, un bronzo nuotando in batteria. Sognava la quarta Olimpiade, un lusso per pochi, a Rio 2016 sarebbe andato da trentaseienne. Ad Adelaide ha superato anche le batterie del mattino, ma in semifinale The Machine si è fermato, chiudendo 11° in 1’49”09. Lo sport sa regalare meravigliose favole disneyane, come pure riportarti in un attimo alla realtà.
Intanto, nei 100 m dorso, il campione mondiale Mitchell Larkin guadagna la finale in 52"48. Occhi puntati domani, in stagione è già riuscito a sfiorare il record del mondo di Aaron Peirsol (51"94).