L’ultimo lampo di Riccione è quello di Greg. I fondisti, si sa, sono gli ultimi ad uscire dalla vasca. Gli ultimi a finire gli allenamenti e gli ultimi a scendere in acqua per le gare. Ma non tradiscono mai le attese.
Vedi Paltrinieri, per esempio. Il nuotatore di Carpi ha brillato nell’ultima giornata dei campionati italiani assoluti con il tempo di 14.45. 02. «Non male», dice lui stesso. E’, manco a farlo apposta, il tempo limite per Tokyo. Anche se non serve, perché il biglietto era già stato staccato un anno fa. E pensare che Gregorio ha passato più di mezza gara a sistemarsi sugli occhialini una cuffia monella, che faceva su e giù ad ogni bracciata e in virata dava troppo fastidio. Fino a quando agli ultimi 100 l’ha battuta via. C’è rimasta male Isabella Sinisi, altra fondista di razza, a cui Paltrinieri l’aveva promessa. Niente da fare, è rimasta sul fondo della piscina.
Se non avesse perso tempo a sistemarsi la cuffia avrebbe potuto fare di meno. «Beh, sì, di un secondo», dice, buttando lì un numero a caso ai microfoni di Swimbiz. Ma non è troppo lontano da quello che sarebbe potuto accadere. Cosa che dà ancora più valore a questo buon crono fatto in un periodo di carico matto e disperatissimo. Fino a qualche settimana Paltrinieri fa si buttava nel mare di Siracusa tre volte a settimana con temperature non proprio piacevoli. Metà preparazione in vasca e l’altra metà in acque libere. «Sono carico come un mulo», aveva detto ieri dopo gli 800. Si vede che ne è valsa la pena a giudicare dal tempo di oggi. Archiviati gli Assoluti, pare un Greg liberato dalla fatica. Mica tanto, però. Perché Antonelli ha già idee belligeranti. Da febbraio si riparte con l’altura e poi tanta preparazione a Roma fino a Tokyo. Testa bassa e pedalare. Di chilometri da macinare per arrivare in Giappone ce ne sono ancora tanti da fare. Ma i fondisti sono abituati a non uscire mai dall’acqua.
Patrizia Nettis per Swimbiz.it