La gara più attesa per Gregorio Paltrinieri, i 1500 m stile libero. A lungo, un testa a testa con Mykhailo Romanchuk, ucraino di nazionalità, di fatto italiano d'adozione dopo il lungo periodo in common training con Greg e Gabriele Detti a Ostia(leggi qui). Trio che si ritrova ora qui ai Mondiali di Budapest, come all'epilogo di un acquatico romanzo di formazione. Ai 300 m, Paltrinieri, Romanchuk e Horton provano a lasciare dietro il resto del gruppo. Ma la vera sfida è tutta italo-ucraina. Dopo un 1 km di vasche, Paltrinieri aumenta il ritmo e riesce a guadagnare un po' di margine sull'avversario. Intanto, Detti in graduale progressione prova a raggiungere Horton, ma l'australiano ha ormai troppo terreno. Paltrinieri ormai ha davanti a sé solo gli ultimi 100 m, Romanchuk non regge il suo ritmo, sarà argento (14'37"14). Titolo mondiale confermato in 14'35"85, il record mondiale a poco meno di 5 secondi di distanza, per un'altra straordinaria vittoria dell'azzurro. Esulta di rabbia, scaricando tutte le sofferenze della gara e degli allenamenti a cui costringono i 1500.
Un Gabriele Detti stravolto dalle fatiche dei giorni scorsi e dall'emozione dell'oro negli 800(leggi qui), chiude comunque 4° in 14'52"07. Considerato l'azzurro tecnicamente migliore dal Ct della Cina, segnala il collega Gennaro Bozza, esperto di nuoto cinese. Bronzo a Mack Horton (14'47"70).