Stavolta non c'è avversario, virata (o uscita dalla virata), malasorte che tenga. Stavolta niente attese, decisioni della Fina, appelli e ricorsi. A Istanbul 2012, Mads Glaesner gli mise la mano davanti e dopo una squalifica per doping, che inizialmente parve mettere quell'oro al collo di Greg, fu resituito al danese che aveva presentato ricorso(leggi qui). Ora, a Doha 2014, nessuno può togliere a Gregorio Paltrinieri il suo giusto posto nel panorama acquatico: il tetto del mondo in vasca corta nei 1500 m a stile libero, 14'16"10 da record europeo, un chlometro e mezzo di emozioni. Come quando, a Barcellona, in acqua gli passò davanti tutta la sua vita. Podio completato da Mellouli (14'18"79) e da Cochrane (14'23"35), i soliti noti; il fratel di bracciate dell'Azzurro, Gabriele Detti, chiude 5° a 14"29"94. Un successo dopo l'altro per Greg, già agli albori internazionali, quando al Salotto Acquatico di Swimbiz(leggi qui) sorrideva per il suo primo oro europeo, mentre i timori scolastici e pre olimpici non gli impedivano la solita affabilità. Passando per quella cavalcata di Berlino, a testa alta, e la folla in delirio. Fino a Doha, fino all'oro mondiale, in vasca corta per ora; un altro chilometro e mezzo di emozioni, per lui e per l'Italia.
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