"Un'abitudine? No, quando si tratta di Fina, è sempre una bella soddisfazione vedere il proprio nome lì in alto, perchè si parla del mondo intero" dichiara a Swimbiz Tania Cagnotto, dopo che nella tarda serata di ieri il sito Fin l'annunciava al secondo posto del ranking della Fédération Internationale de Natation, dietro alla cinese Liu Huixia. Ma Tania si augura anche di poter essere d'ispirazione ad altri giovani tuffatori che arrivino a quel livello. E così Giorgio Cagnotto, che all'orgoglio di padre accompagna la determinazione di un commissario tecnico che non si accontenta "A livello femminile non possiamo certo lamentarci, tra Tania, Francesca Dallapé, Maria Marconi e Noemi Batki - commenta, raggiunto telefonicamente da Swimbiz - tra i maschi il livello è più duro e i nostri un po' 'arrancano', ma stiamo lavorando per chiudere il gap, forzando i ragazzi a fare tuffi un po' più difficili". E, come già ipotizzato da Max Mazzucchi, talent Swimbiz dei tuffi(leggi qui), la direttiva federale "E' solo un primo passo, per testare la risposta degli atleti, perchè. nell'anno olimpico, andremo oltre". Senza, tuttavia, passare da un estremo all'altro "Non voglio nemmeno fare come in Germania, dove non si guarda in faccia a nessuno, con la possibilità di mettere a rischio l'incolumità di tuffatori non ancora preparati a tuffi più complessi. Anche perché in Italia siamo già pochi". Non solo Tania, perché nelle top six Fina ci sono anche la pallanotista del Setterosa Giulia Gorlero (6°), già nominata miglior portiere degli scorsi Europei di Budapest(leggi qui), e Martina Grimaldi (4°), regina italiana del nuoto in acque libere, che tra una medaglia ai mondiali di Kazan e una qualificazione olimpica "Non voglio proprio scegliere, anche se sarà dura per entrambe. Se concorrere per il podio può aumentare la possibilità che gli Azzurri si qualifichino a Rio? Sicuramente".
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