Non per soldi, ma per calendario. Si è appena concluso il raggruppamento estremo orientale della Fina World Cup di nuoto e una delle tre tappe, Hong Kong, annuncia la probabile uscita dal circuito per il prossimo anno. “Abbiamo perso 1 milione HK$ (dollaro di Hong Kong, valuta locale n.d.r.) nell’organizzazione dell’evento, ma non è questa la ragione, anche perché abbiamo volutamente speso molto per dare ai nuotatori di Hong Kong l’opportunità di vivere un meeting di livello olimpico – assicura Ronnie Wong Man-chiu, presidente della Hong Kong Amateur Swimming Association, al South China Moring Post – la Fina ha proposto come data, per la tappa 2016, il 12 e 13 ottobre. Il problema è che per il 15 è già stata confermata la tappa della 10km di nuoto in acque libere e il 16 si terrà la tradizionale traversata del porto, la nostra più grande competizione di massa”. Mentre le trattative proseguono, l’eventuale slot vuoto sarebbe un'opportunità per l’Europa. Con gli eventi sportivi, e l’economia, che si spostano gradualmente verso altri lidi, quest’anno l’Europa era rappresentata dalle sole Mosca (già molto a est) e Chartres. Ma se fosse confermato il ritorno alla vasca corta, i 50 m di questa stagione sarebbero stati solo una conseguenza dell’anno olimpico, la maggiore disponibilità di piscine adatte potrebbe rappresentare un incentivo.
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