L’anno scorso, per i tuffi, è stato “la stagione della fatica”, visti i numerosi appuntamenti internazionali che hanno impegnato Azzurri e Azzurrini “Gareggiare in Paesi all’avanguardia è un ottimo allenamento e non può che stimolarci. Il rovescio della medaglia è il maggior rischio infortuni” commenta a Swimbiz Fabrizio De Angelis, tecnico delle Fiamme Oro. Il 2014-2015 nelle intenzioni del ct Giorgio Cagnotto, dovrebbe essere l’anno dei coefficienti(leggi qui) “E’ vero, senza coefficienti di difficoltà non si va da nessuna parte, ma il loro aumento si costruisce, non s’inventa: servono programmazione e strutture” tema su cui domenica scorsa è intervenuto a Swimbiz anche Oscar Bertone(leggi qui). Stesso discorso per la via estera “Non può che arricchire il bagaglio tecnico dell’atleta e del suo allenatore. Ma se, tornando a casa, trova la stessa situazione, a cos’è servito?”. Da parte loro, le Fiamme Oro hanno proseguono nella loro lunga tradizione tuffistica – “Hanno il 100% dei piattaformisti della nazionale” ricorda Max Mazzucchi, ex Azzurro e talent Swimbiz dei tuffi - improntata anche ai giovani “Bilotta e Chiarabini sono stati arruolati a 17 anni, l’età minima. E per i settori giovanili prendiamo bambini nati nel 2008 – ma De Angelis avverte – i gruppi militari possono rivelarsi un’arma a doppio taglio: c’è chi lo interpreta come un punto di partenza per arrivare alla meta e chi, invece, vede nell’arruolamento l’obiettivo finale”. E il discorso si sposta sul confronto tra epoche diverse “I giovani sono cambiati. Probabilmente i nostri genitori e allenatori erano più bravi a insegnare principi sani”. E a proposito di passato, quel giovane che si buttò dal trampolino nel film Innamorato Pazzo di Adriano Celentano “Ero proprio io. Anche se non è nata un’amicizia profonda come per Giuliano Gemma con Cagnotto, Dibiasi e Salice(leggi qui), è stata un’esperienza molto interessante”.
VIDEO: Fabrizio De Angelis in “Innamorato Pazzo” di Adriano Celentano.
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