Sono arrivati ieri a Rio de Janeiro, gli ispettori del Comitato Olimpico Internazionale; resteranno fino a domani. Lo stesso Thomas Bach, Presidente del Cio, è presente sul posto. Gli occhi del mondo, severi, si posano nuovamente sulla metropoli brasiliana, e non potrebbe essere altrimenti a diciotto mesi, un anno e mezzo, dall'apertura dei Giochi Olimpici. E' una corsa affannosa, contro il tempo e lo scetticismo, dopo ritardi, polemiche e proteste degli anni passati; al punto che il vicepresidente del Cio definì la situazione "peggiore di Atene 2004" (leggi qui). L'anno scorso, si paventò addirittura il cambio di città, con i rumors che parlavano di un possibile ritorno a Londra, sede delle ultime Olimpiadi(leggi qui). Attualmente, secondo l'Associated Press, i punti più critici sarebbero: il completamento delle linee metropolitane, la costruzione del velodromo e del centro internazionale di teletrasmissione. Senza scordare l'inquinamento marittimo, denunciato da Greenpeace(leggi qui), che coinvolge anche il percorso del nuoto in acque libere a Copacabana. Nella giornata di oggi, l'Ansa ha riportato queste parole del Presidente Thomas Bach "È stato compiuto un enorme progresso dall'anno scorso a oggi, è davvero impressionante quello che è stato fatto nel frattempo. Abbiamo davvero fiducia che alla fine saranno realizzate grandi Olimpiadi in Brasile".
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