Aveva detto che per Dotto era troppo facile vincere nelle gare a stile libero. Aveva maledetto la sfortuna di un anno passato più a casa con la febbre che non a gareggiare per una medaglia. Aveva perso apostrofato la madre per non avergli fatto mangiare cioccolata a Pasqua, ma ora Marco Orsi la saluta dicendo “Adesso può comprarmi tutte le uova che voglio, senza paura che ingrassi. Tanto non ho più l’assillo del tempo per Barcellona e ora ho tutto il tempo che voglio prima dei Mondiali. E’ più che una rivincita per me, in quest’anno difficile”. Oggi l’Italia, domani il mondo “Spero davvero di arrivare alla finale olimpica, ci vuole qualche italiano che competa con i big stranieri. Bousquet ha più esperienza di me, Manaudou non saprei”. Secondo Orsi, Luca Dotto non era in forma in questo periodo, ma l’atleta della Larus smentisce “Mi sentivo bene, le braccia le avevo. Lui più bravo a toccare la piastra”. Federico Bocchia, bronzo, confessa che “Purtroppo ho avuto un infortunio al ginocchio settimana scorsa che non mi ha fatto finalizzare la preparazione al meglio”.
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