E’ un afflato comune, un triangolo istituzional acquatico. Guardi la foto e capisci che sì, il nuoto va oltre la vasca, entra nel Palazzo H (quello del Coni, ieri, n.d.r.) e d’incanto consacra uno spirito comune, che poi è lo spirito di squadra, il sentimento della bandiera, l’idea che dello sport si dovrebbe sempre avere oltre i confini della piscina e dei risultati (unici) che produce. Fino al sacro vincolo del sentimento nazionale che la competizione cementifica, come sempre, e quel verde bianco rosso tricolore che unisce lo sport, testimonial del made in Italy globale. Ecco la foto abbracciati, Il Presidente Coni Giovanni Malagò in bianco, Federica Pellegrini in rosso, che potrebbe essere quel rosso Valentino simbolo di stile unico senza imitazioni, e capitan Filippo Magnini in verde. La bandiera, quella che sventolerà, che sfilerà, che ci aspettiamo alta nel cielo di Rio Olimpica 2016. Il rosso Pellegrini, icona di determinazione e sfida, divina nuotatrice. Il verde Magnini con la gioia e la consapevolezza del sentimento profondo dell’olimpismo, la ribalta senza età. E il bianco della camicia presidenziale, del Presidente Coni: come una candida tela da riempire con i desideri e sogni olimpici che arrivino fino lassù, alla grande sfida per avere ancora una volta Roma, nel 2024.
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