Ieri, oggi e per sempre. Tania Di Mario, ancora tu

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Toccherà a lei guidare la carica. Lei, il Capitano, il simbolo, la recordwoman. Tania Di Mario, ancora lei. Ancora tu, ma non dovevamo vederci più avrebbe detto Mogol, ma lei per fortuna c'è e sarà importante averla pronta e tirata a lucido, per scardinare il blocco Usa. Tania c'era ad Atene in quel giorno di agosto del 2004, quando le “Cavaliere fecero l'impresa”, battendo le padrone di casa elleniche per 10-9, in una gara infinita con ben due tempi supplementari. Le azzurre (guidate da Formiconi, romano come Conti. Corsi e ricorsi storici...) conquistarono l'Oro e la fuoriclasse romana (e romanista) vinse anche la classifica dei cannonieri con 14 reti. 12 anni fa, sembra ieri e ancora una volta arriva l'appuntamento con quella medaglia tanto amata e sognata. Un filo rosso o forse azzurro lega quelle due ere, ed è lei, la CapiTania. Sarà la sua ultima gara in Nazionale, poi un altro capitolo e un'altra vita, da moglie e da mamma, e un ruolo come dirigente dell'Orizzonte Catania, la sua società da quasi un ventennio. Tutto questo sarà il futuro prossimo, ma oggi c'è ancora una pagina da scrivere, con le sue compagne. Proprio per loro la Di Mario rappresenta la guida, una sorta di “Cavaliere Jedi” che istruisce gli apprendisti Padawan. Tania come Obi Wan Kenobi. La sua classe le illuminerà, evitando la marcatura ferrea delle americane, cercando di distribuire assist e reti. Abbiamo sempre bisogno di eroi. Abbiamo sempre bisogno di Tania.

guarnieri@swimbiz.it

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