Torna la Swimming Cup, tra Milano (15 luglio) e Torino (16 luglio). Stelle nostrane – Pellemagno, Detti, Pizzetti e Rivolta, le ‘Moro girls’ – e big stranieri, come Zorzi e Govorov “Domani, in conferenza stampa, dovremmo ufficializzare Fox Sport per la copertura tv” anticipa a Swimbiz Luca Sacchi, direttore tecnico della manifestazione. Organizzare meeting in Italia, specie a Milano “Sport? Non esiste città in condizioni peggiori” non è mestiere agevole “I principali problemi sono economici – e, riprendendo la questione ‘pro’ – siamo lontani da un reale professionismo nel nuoto. Andrebbero stabiliti standard di qualità e regole per i partecipanti, codificati momenti come conferenze stampa, autografi, promozione…invece è tutto improvvisato”. Intanto, gli Europei si avvicinano “Abbiamo un notevolissimo mezzofondo e vedo un Bonacchi di ottime prospettive. L'Italia non può non ambire a riempire una mano di ori”. Sulla velocità ‘a lancette ferme’ “Mi lascia perplesso Dotto. Nel 2011 arrivò all’argento mondiale, ancora da costruire. In tre anni non c’è stata la crescita che ci aspettavamo. Orsi & co fanno il loro, ma con un Dotto sempre da 47”, vedremmo la velocità in ottica diversa; non credo che Berlino sarà diverso dal recente passato – e sul versante femminile - mi chiedo perché non raggiunga lo status maschile”. Se il ct Cesare Butini vede la gara come elemento allenante, e Christan Zicche, Direttore di Swimbiz, spinge sempre per una mentalità agonistica “Io non vedo un approccio a priori. E’ fondamentale che, da chi punti al salto di qualità come Rivolta fino ai giovani, siano fissati obiettivi chiari ad ogni competizione. E che ci sia una professionalità diversa nel dare e pretendere, da parte di tutti”.
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